sei giorni più uno #5

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                                                                                                                                 (screaming trees,julie paradise)

Domenica ehi dove vai dove sei quando si sa

la pelle è scoperta non è rosa e lustrini

il corpo il corpo è nudo a vista e contrasto

le foto in bianco e nero le hai viste

come si infilano fra i puntini di altri quadretti

ci accompagnano saltando intere giornate

saltando ogni legame apparente

nostre fragilità senza tempo ne’ legge a mostrare

le domeniche strisciano sempre e sibilano

sono fatte di niente o di centomila aspettative

se vanno in pezzi o finiscono compiute

è solo per una stupida ruota che gira

che poi si svolgano o no affatto

lascia che le cose accadano,scriveva

Woodman Francesca e danzava nei video

con  lenzuoli, farina, pellicola trasparente

scattava quello che andava cercando

uno sguardo forte senza margini

gioia di composizione questo condivideva con i suoi

e questo aveva nessuna perdita o distacco

solo la sua ultima faccia tradiva un nero galleggiante

sotto l’acqua battente il mondo è fatto in bianco e nero

mentre tutti i colori sono lì dentro

sessualità esposta o sottratta o socchiude gli occhi

ammiccante nel grande circo  della settimana

parliamo  su cosa ci fa vivere

arte o quanto altro solamente

una tazza in più prima di andare

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