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senza permesso #16

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ti scrivo da un’altra stagione

ora che le abbiamo saltate a piè pari

mi connetto se vuoi da un altro pianeta,

un pianeta altrove dove abito adesso

e continuo a ripetermi in quale moto transitorio

i soli si sono offuscati

le lune sono debordanti

fontane e echi

niente dipinto che sia

è soltanto un collage che sta bene assieme

ti chiedo dopo quali occasioni saremo migliori

quali eventi quali movimenti

quali scossoni quali aggiustamenti

sono cronache da un altro pianeta

ti scrivo al momento

come una balena ondulata qua e là

senza permesso

 

orbite

orbite

 

glitter 2008 # autunno

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                                      LETTERE  SPEDITE  SENZA PREAVVISO

dicevamo, dimmi tu

le trame ci piacciono o no

un anello bianco nudo una terra di nessuno

i capelli elettrici da destra a sinistra

arance spezzate a metà e succhiate

ho la pancia piena di desideri

ascolto il lettore ascolto il lettore

ascolto il lettore come una centrifuga

orbite-giugno 2013

orbite-giugno 2013

kathy acker!

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Ho comnciato tardi a lavorare sulla narrativa, così il punto non è che mi siedo per scrivere e svuoto la mente per vedere cosa sale. piuttosto sto cominciando a preoccuparmi dell’autocensura….potrei scrivere ciò che la gente si aspetta che scriva, scrivere da quel posto dove potrei essere regolata da considerazioni economiche. per superare questo, ho iniziato a lavorare con i miei sogni, perchè non subisco censura quando uso materiale onirico. E non lavoro alla ricerca di un tipo di linguaggio nel quale non sarò così facilmente regolata dalla probabilità. sto cercando ciò che potrebbe essere chiamato linguaggio del corpo. la sola cosa che faccio è scrivere dal momento dell’orgasmo e perdere il controllo del linguaggio e vedere cosa ne viene fuori.

 

robert mapplethorpe

(robert mapplethorpe)

 

 

Al momento mi chiedo da dove abbia avuto inizio l’idea o l’ideologia della creatività. Shakespeare e i suoi contemporanei certamente hanno rubato e hanno copiato l’uno dagli scritti dell’altro. Prima di loro i greci non si sono scomodati a mettere su nessuna storia nuova. Ho il sospetto che l’ideologia della creatività sia cominciata quando la borghesia – all’apice della sua crescita – ha costituito un mercato capitalistico per i libri. oggi uno scrittore guadagna con i diritti d’autore, proprietà d’accesso alla parola. Tutti noi la facciamo, noi scrittori, questa truffa, perchè abbiamo bisogno di guadagnare soldi, ma i più non ammettono che è una truffa.

In realtà nessuno è proprietario di niente.

Antonio Gramsci,lettere dal carcere 19dicembre1929

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il mio stato d’animo è tale se anche fossi condannato a morte, 

continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell’esecuzione

magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più

in quegli stati d’animo volgari e banali che si chiamano pessimismo

e ottimismo. Il mio stato d’animo sintetizza questi due sentimenti e

li supera : sono pessimista con l’intelligenza, ma ottimista con la

volontà.

sei giorni più uno #7

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(Queens  of the stoneage,You can’t quit me baby)

 

 

Martedì mattina è stata di affari e lavori

ore  trafficate con i tempi che corrono

inizia presto,diresti,prima luce fermo immagine

pioggia intermittente scale illuminate laggiù

nessuna traccia o molte di più sic

dopo i  graffiti Basquiat  dipinge porte e finestre

che si aprono e si rubano per istinto

storia nuovamente vecchia  about change

be bop con sottofondo di Ravel

Jean –Michel radioso bambino rubava le idee

le tagliava e mescolava velocemente

veloce come danzando al temporale

povere scariche poveri inverni un’estate bastarda

stonature e vini francesi  e polverine e coroncine

elegante dolcezza allo stato puro

stanchezza sciupata che non c’è più tempo

non c’è tempo abbastanza sbrighiamoci

le vite bruciate sono sempre un bagno di folla

i paesaggi infantili per abbellire i contorni

noi bambini  per i suoi fantasmi da scacciare

uno per tutti eroicamente anche nostri

come di notte camminare sulla piattaforma

a venti metri di altezza e le strade sotto verdi

in avvicinamento al bordo dovevo scendere ma come

ogni singola linea ha un significato

sono denti,sono pupille sgranate

le pozzanghere messe a casaccio

quei cartoni saggi, ogni figura e episodio

documentate all’osso per favore

documentate

sei giorni più uno #6

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(screaming trees,Butterfly)

 

Lunedì così si avvicina alla quinta notte

come si intrecciano le occasioni come si sciolgono

tutto il peggio di me di noi come massa

elementi assortiti stanno sotto una campana

divorano spesso schiena e gengive nel cuore

è scansione pura assoluta scansione

è femminile questa energia alternata

e le ombre non si cancellano facili

seguono amorevoli forse amiche seguono

mute per dolci dimenticanze e segreti

il punto che si incrinano i pensieri pacifici

quando arrivano racconti duri e tristi episodi

arrivano per caso e tutti insieme

come un gomitolo impazzito di fili

ci vogliono giorni per mettere a posto

oggetti e unità di tempo e simbiosi

poi fai cartella e un pisolino

fai scorrere le frasi sul nastro

sotto sotto le distorsioni soniche di Andrea

Parkins fra fisarmonica notebook e campanelle

alle prossime veglie forzate più o meno

e la raccolta delle acque nel lavandino gocciolante

sei giorni più uno #5

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                                                                                                                                 (screaming trees,julie paradise)

Domenica ehi dove vai dove sei quando si sa

la pelle è scoperta non è rosa e lustrini

il corpo il corpo è nudo a vista e contrasto

le foto in bianco e nero le hai viste

come si infilano fra i puntini di altri quadretti

ci accompagnano saltando intere giornate

saltando ogni legame apparente

nostre fragilità senza tempo ne’ legge a mostrare

le domeniche strisciano sempre e sibilano

sono fatte di niente o di centomila aspettative

se vanno in pezzi o finiscono compiute

è solo per una stupida ruota che gira

che poi si svolgano o no affatto

lascia che le cose accadano,scriveva

Woodman Francesca e danzava nei video

con  lenzuoli, farina, pellicola trasparente

scattava quello che andava cercando

uno sguardo forte senza margini

gioia di composizione questo condivideva con i suoi

e questo aveva nessuna perdita o distacco

solo la sua ultima faccia tradiva un nero galleggiante

sotto l’acqua battente il mondo è fatto in bianco e nero

mentre tutti i colori sono lì dentro

sessualità esposta o sottratta o socchiude gli occhi

ammiccante nel grande circo  della settimana

parliamo  su cosa ci fa vivere

arte o quanto altro solamente

una tazza in più prima di andare

sei giorni più uno #4

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                                                            (gutter twins,the stations)

 

 

Sabato a penzoloni ultimo sospeso

sabato  a piedi le urla saranno ancora

e ancora lungo la piazza un manifesto vero

nessun commento le spenge domani

sabato ritardi e slittamenti da carezzare

i giorni scalano in lunghe ore bianche

o le piccole ore che tieni in mano

così piccole così tenere come passerotti

ci sono fili ci sono linee da saltellare e celebrare

celebriamo  anche la bellezza del niente

sabato dobbiamo concludere quanto avviato

la peripezia circolare di una collana

una lista completa per leggere

tenendo a orecchio ritmi impressionanti

invece il silenzio è un botto di sera

neanche treni o clacson dalla passerella

fermarsi finalmente e fare silenzio silenzio

e curiosare stelle che arrivano e se ne vanno

in un batter d’occhio stelle solo stelle

le stelle inquiete di Simone,Weil

sempre di passione si viene a parlare

sabato nuvole e compagnia bella

sabato pace

 

sei giorni più uno #3

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                                                                           (gutter twins,front street)

 

 

Venerdì venerdì era un capolinea

la linea diamantina nel campo settimanale

venerdì di aperture venerdì poche parole

illimitate possibili musiche e casi

apatia e fuoriuscite,anime qui angeli là

ritornano le opere ritornano gli scatti

le poesie su muri irregolari a notte fonda

le conversazioni fitte fitte e gli scambi

uno spazio per solo pensare e scrivere piani

mangiare e politica militante al circolo

i documenti e ogni storia personale

sono vicissitudini strambe ma carissime

emozionabili al racconto perché nasconderlo

perché fingere distacco e certezze

non mi strattonate non lasciate che vada via

come ricorderò questi e altri giorni

alla maniera delle giostre o di voli per cinque minuti

o per trenta pomeriggi tutti autentici

intuitivi e con luci sparse sparse

ci sta il cinema e lecca lecca alla frutta

ci sta una forza da imparare dai resistenti

ci stanno respirazioni morbide e piene

e anche nuove inclinazioni corali

quel po’ di divertimento

che stiamo per avere